Il Recioto della Valpolicella Classico DOCG Monte Gradela del 2012 si è aggiudicato la medaglia d’oro del Berliner Wein Trophy del 2018 (nell’edizione di Febbraio): la più grande e importante degustazione di vini internazionali della Germania. Tutti i vini presentati sono preventivamente analizzati in un laboratorio tecnico e poi degustati da una giuria di esperti secondo severe linee guida. La degustazione dura 4 giorni ed è proprio l’ultimo giorno che sono assegnate le ambite medaglie: Doppio Oro, Oro o Argento.
La grandissima quantità di vini presentati mette sempre di più in difficoltà gli esperti a fare la scelta giusta. Una medaglia di DWM è simbolo di qualità. Un vino premiato al BWT non potrà che essere un prodotto di alta qualità, premiato da veri intenditori.
Descrizione Organolettica:
Il Recioto è il fulcro della storia e della tradizione della Valpolicella. E’ un vino rosso di grande struttura e buona alcolicità, con residui zuccherini tali da renderlo dolce. Color rosso granato carico, talvolta con l’unghia aranciata per la lunga maturazione. All’olfatto si presenta con un profumo caratteristico di frutta stracotta e marmellata di amarene e lamponi, piccoli frutti rossi sotto spirito, zenzero, dolce con leggero cacao, speziato armonico equilibrato. Un gusto pieno, caldo, lungo e vellutato, dolce con leggeri sentori di cacao e spezie, lascia senza dubbio il palato soddisfatto. Va sorseggiato a temperatura ambiente, mai inferiore alla cantina, in bicchieri di cristallo molto ampi. Vino molto accattivante, da bere fuori dai pasti che si sposa perfettamente con dolci secchi, con poca crema o panna, come panettone, pandoro, crostate e pasta frolle.
Come nasce il Recioto della Valpolicella?
E’ un uvaggio di uve corvina veronese, rondinella, molinara. I vitigni sono coltivati in terreni con esposizione sud-ovest da 150 a 300 metri di altitudine. La vendemmia avviene a fine settembre, rigorosamente a mano da personale specializzato, che successivamente riseleziona i grappoli in fruttaio per ottenere l’appassimento perfetto, conferendo al futuro vino le caratteristiche uniche e irripetibili che lo contradistinguono. Di queste cultivar si scelgono solo i grappoli spargoli e maturi (recie). Il nome di «Recioto» deriva infatti da quello dialettale di «recie» che ha un riferimento latino alquanto significativo (recis = grappolo). Un tempo, molto più che ai nostri giorni, si utilizzavano le ali dei grappoli (anche queste chiamate «recie», orecchie, per la loro posizione laterale) o le punte dei grappoli stessi. La vinificazione, secondo le annate, avviene da fine gennaio a fine febbraio con una pigiatrice a rulli, operando una parziale diraspatura, con una lunghissima macerazione di 40 giorni. L’affinamento in bottiglia invece dura oltre gli 8 mesi.